La posizione del Consiglio Comunale su unioni civili e stepchild adoption

L’ultimo Consiglio Comunale del 29 Giugno scorso ha approvato all’unanimità la mozione relativa alla pubblica presa di posizione sul tema delle unioni civili, presentata dal gruppo consiliare “Capraia e Limite Civica”, con l’impegno di diffondere la posizione assunta dal Consiglio.

Il dibattito che ha coinvolto l’intera assise consiliare, ha preso avvio dall’approvazione del ddl 15/2015, “Disciplina delle unioni civili” per le persone che non hanno contratto vincolo matrimoniale, con prima firmataria la senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà. Tale disegno di legge, come richiamato espressamente nella mozione, “prevede l’estensione del diritto non solo alle coppie eterosessuali ma anche a quelle composte da persone dello stesso sesso”.

Durante la discussione in Consiglio, il Sindaco Alessandro Giunti, invitato assieme alla Giunta a prendere posizione ufficiale sulla vicenda, ha ricordato che la legge è stata fortemente voluta e sostenuta dal Partito Democratico, “che ha avuto il coraggio di riproporre la questione e portarla fino in fondo, a differenza di chi in passato ha fatto ostruzionismo ed ha causato il naufragio delle proposte, ad esempio i DICO una decina d’anni fa”.

“Vedere riconosciuta la possibilità di poter unirsi in unione civile, per me, è importante e sono pienamente favorevole, come lo ero a suo tempo per i DICO. E’ una legge che è migliorabile, e si potrà e dovrà parlare anche di adozione dei figli del partner, poiché è un riconoscimento ad un bambino di un diritto, ad esempio un minore che è sempre vissuto in una coppia e non è riconoscibile dall’altra persona che la compone.

Tra l’altro, è una legge dello Stato e devo rispettare la legge, non posso e non rifiuterei mai di celebrare un’unione civile. Anzi, sarò ben lieto di farlo. Io e la Giunta siamo favorevoli e dobbiamo riconoscere il giusto merito al Partito Democratico, visto che tutti hanno chiacchierato ma nessuno fino ad ora era riuscito ad approvare qualcosa in questa direzione. Ci stiamo impegnando contro l’omofobia e le discriminazioni, come Amministrazione lavoriamo da tempo su questo e secondo me, dunque, è necessario continuare a lavorare senza fare tante iniziative e proclami. Le porte del Comune sono aperte per tutti i momenti di informazione, confronto e discussione che verranno presentati. Per noi, il lavoro che stiamo facendo è sufficiente, ma siamo aperti anche a quanto organizzato dalle opposizioni, qualora si ravvisasse l’esigenza di approfondire di più qualche tematica”, afferma il Sindaco Giunti.

“Siamo l’unico Comune ad essere partner dell’associazione READY con la Regione Toscana, che lavora per l’inclusione sociale di tutte le persone omosessuali, transessuali, intersessuali. Alcune persone che ne fanno parte, saranno a disposizione per aiutarci ad organizzare delle iniziative pubbliche, affiggere manifesti, lavorare nei circoli, che sembrano molto progressisti ma, invece, nascondono talvolta discriminazioni. Abbiamo dei soldi da parte, stiamo partendo piano piano ma vogliamo lavorare per informare e formare la popolazione al rispetto dei diritti, magari iniziando anche dalla scuola, sebbene non abbiamo le scuole superiori. Già dalle elementari e medie, d’altra parte, è possibile iniziare un percorso di educazione al rispetto ed alla tolleranza”, ha aggiunto l’Assessore alle Pari Opportunità Rosanna Gallerini.

“Noi vogliamo rilanciare iniziative, spingere la Giunta ad impegnarsi ancora di più per formare la popolazione, bisogna tornare alla politica radicata nei territori. Bisogna impegnarsi di più per l’inclusione sociale di tutti, in questo momento forse l’opinione pubblica non è pronta, ma non si può rimandare o essere bloccati da ragioni formali”, la posizione del capogruppo di “Capraia e Limite Civica” Manuel Borgioli.

Infine, tutto il Consiglio, all’unanimità, ha approvato di avviare un percorso sul tema che vedrà la collaborazione di tutte le forze politiche, per impegnarsi ad informare la popolazione con iniziative e momenti di riflessione sia sulle unioni civili, per la cui celebrazione si attende solo la pubblicazione completa dei decreti attuativi, che sulla stepchild adoption, che sarà oggetto di discussione anche parlamentare. L’inserimento della stepchild adoption è stato proposto e caldeggiato fortemente dal consigliere Claudio Ometto della lista “Impegnarsi per Capraia e Limite”, secondo il quale “l’Italia, in ritardo sulle tematiche dei diritti civili, deve fare rapidamente dei passi avanti importanti senza esitazioni”.