Oggi, mercoledì 8 marzo, ricorre il 79° anniversario della deportazione di undici cittadini capraini e limitesi che furono strappati per sempre ai loro affetti per essere condotti nell’orrore dei campi di sterminio nazisti.
Giuseppe Martelli, Vincenzo Fucini, Umberto Agudio, Genè Larini ed il figlio Giuseppe, Guido Palandri, Priamo Salani ed il fratello Eugenio, Corrado Corti, Otello Bini, Angiolo Michelucci, erano stati inseriti il 7 marzo in una lista di venticinque antifascisti da arrestare e deportare in Germania nel campo di concentramento di Mauthausen. Con loro erano stati fermati anche Luigi Falorni, Guido Papanti e Giacomo Picchiotti, ma tutti e tre riuscirono a fuggire prima di essere caricati sul treno in partenza dal binario 6 della stazione fiorentina di Santa Maria Novella.
Il sindaco Alessandro Giunti, per la cerimonia commemorativa, si è recato a deporre le corone d’alloro ai monumenti in onore dei concittadini deportati per “sottolineare l’importanza di ricordare, non disperdere la memoria storica soprattutto oggi che i testimoni diretti non ci sono quasi più”. Prima della cerimonia il sindaco ha incontrato i ragazzi della 3° media che ha esortato ad “essere costruttori e sentinelle di pace e rafforzare le nostre radici di democrazia e di libertà”.
La deposizione delle corone d’alloro è avvenuta presso il cippo eretto nel cimitero di Limite sull’Arno e presso il monumento del deportato in Capraia Fiorentina alle scuole materne ed elementari, qui erano presenti anche gli alunni e le alunne della 5° elementare della scuola “C. Corti” che hanno letto un messaggio di pace.
Insieme al sindaco hanno partecipato alcuni parenti dei deportati, cittadini, rappresentanze dell’Aned e dell’Anpi, assessori comunali, consiglieri comunali, rappresentanze della Polizia Municipale, delle Associzioni culturali, della Pubblica Assistenza Croce d’Oro Limite sull’Arno e della Misericordia Limite sull’Arno.