CINEMu.Re., il primo festival in 8mm nell’Empolese Valdelsa – comunicato stampa

Museo Diffuso Empolese Valdelsa

COMUNICATO STAMPA

Venerdì 14 novembre 2025

CINEMu.Re., il primo festival in 8mm nell’Empolese Valdelsa

Coinvolge quattro Comuni del sistema museale. Primo appuntamento lunedì 17 novembre a Limite sull’Arno.

Si chiama CINEMu.Re. Festival ed è il primo festival nel territorio dell’Empolese Valdelsa con l’obiettivo di promuovere e far conoscere un archivio audiovisivo formato da pellicole in 8mm. L’iniziativa è partita dal Museo Remiero di Limite sull’Arno, nel Comune di Capraia e Limite, che nel maggio 2024 ha inaugurato l’Archivio Audiovisivo “Leo Negro”, costituito dalle bobine girate da Leo Negro e donate al museo dalla famiglia.

La qualità delle pellicole e gli argomenti documentati sono davvero trasversali, toccando tantissimi temi che riguardano la comunità: il tema antropologico delle feste, lo sport – dal canottaggio al calcio – le feste del 1° Maggio, le Feste de l’Unità, la colonia elioterapica, le commemorazioni, le inaugurazioni, i veglioni mascherati.

E poi ci sono veri e propri corti, come il già famoso “Scampagnata tragica”.

L’autore, e la famiglia Negro, hanno avuto un ruolo pubblico importante in questo territorio, prima nella Resistenza al nazifascismo e poi nella ricostruzione democratica dell’Italia: primo sindaco del dopoguerra a Capraia e Limite Leo, primo sindaco del dopoguerra a Empoli suo padre Antonio.

La volontà dell’autore di registrare un documento più che un “filmino” si percepisce in maniera fortissima guardando questi filmati. Il CINEMu.Re. (il cinematografo del Museo Remiero) rappresenta il progetto che il Museo ha ideato per la promozione attenta, scientifica, rispettosa del valore di documento di queste pellicole.

Il programma è stato sviluppato in più fasi. Nella prima fase si è avviata l’attività di digitalizzazione delle pellicole realizzata da un laboratorio fiorentino specializzato e di fama nazionale (Movie and Sound), e le proiezioni periodiche di interpretazione collettiva coinvolgendo l’intera cittadinanza del Comune di Capraia e Limite. Le proiezioni si svolgono dal maggio 2024 senza soluzione di continuità ogni terzo lunedì del mese presso la sala grande della Pubblica Assistenza di Limite sull’Arno, con un buon successo di pubblico.

Il Festival rappresenta la seconda fase, che apre all’intero territorio del Museo Diffuso dell’Empolese Valdelsa la fruizione dell’archivio. Un “antropologo museale” il prof. Pietro Clemente, in un suo celeberrimo testo ha avuto modo di dividere semplicemente in due categorie i musei: i musei sarcofago e i musei astronave. È questa seconda tipologia museale che ci interessa per formulare nell’attività del CINEMu.Re. Festival l’uso dell’archivio come ponte tra una documentazione che può essere letta, analizzata, presentata e studiata fornendo riflessioni su aspetti contemporanei che ci interessano e su cui ci piace confrontarci.

La formula del festival, dunque, prevede la realizzazione di serate con la proiezione di uno o più documenti dell’archivio, in un contesto in cui saranno presenti ricercatrici e ricercatori in grado di fornirci spunti di riflessione e conoscenza su aspetti che i documenti visivi sembrano sollecitarci. In questa prima edizione sono previste quattro serate. Il filmato scelto è la documentazione di una vera e propria attività educativa all’aperto documentata da Leo Negro nel 1954: “La colonia elioterapica di Limite”.

Gli appuntamenti

Il primo appuntamento è previsto per lunedì 17 novembre alle 21.15 presso la sala grande della Pubblica Assistenza di Limite sull’Arno nel Comune di Capraia e Limite (Via A. Negro 9). Interverrà il regista Luigi Maria Perotti, che parlerà delle qualità tecniche di ripresa riscontrabili nel lavoro di Leo Negro.

Giovedì 27 novembre alle 17.45 presso La Vela – Margherita Hack a Empoli (Via Magolo 32), sarà Elisa Bertelli, pedagogista e coordinatrice pedagogica del Comune di Empoli e responsabile dell’Ufficio dei bambini e delle bambine che ci parlerà dei patti educativi di comunità.

Sempre a sfondo pedagogico-educativo sarà l’intervento curato dalla ricercatrice e insegnante Diana Lenzi, che si svolgerà giovedì 11 dicembre alle 17.45 presso la Sala Consiliare del Comune di Montelupo Fiorentino (Viale Centofiori 34). Prendendo spunto dal documento video si parlerà della pedagogia di genere.

Il programma si concluderà con l’incontro di lunedì 15 dicembre alle 21.15 presso il CIAF del Comune di Vinci a Villa Reghini (Piazza della Pace, Sovigliana), dove la ricercatrice e scrittrice Vanessa Roghi affronterà i temi educativi evidenziati in questa esperienza precoce di educazione all’aperto, come può anche essere considerata la colonia elioterapica di Limite sull’Arno.

Questa prima edizione usufruisce di un finanziamento da parte della Regione Toscana e del Comune di Capraia e Limite. Le molte collaborazioni attivate e che saranno sviluppate in futuro nell’ambito dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa, tra le amministrazioni locali, il Museo Diffuso, le molte associazioni di volontariato afferenti a vari settori d’intervento, presentano l’iniziativa nel suo significato di cittadinanza attiva, che in ultima istanza il festival vuole promuovere.

CINEMu.Re. Festival

17 e 27 novembre, 11 e 15 dicembre 2025

www.museoremiero.piccolimusei.com/it/242/cinemu_re_festival

Programma

Lunedì 17 novembre, ore 21.15

Narrare in 8mm, con Luigi Maria Perotti (regista)

Pubblica Assistenza di Limite

Via A. Negro 9, Limite sull’Arno

Giovedì 27 novembre, ore 17.45

I patti di comunità, con Elisa Bertelli (coordinatrice pedagogica del Comune di Empoli)

La Vela ‘M. Hack’

Via Magolo 32, Avane, Empoli

Giovedì 11 dicembre, ore 17.45

Pedagogia di genere, con Diana Lenzi (ricercatrice)

Sala consiliare del Comune di Montelupo Fiorentino

Viale Centofiori 34, Montelupo Fiorentino

Lunedì 15 dicembre, ore 21.15

La colonia elioterapica, con Vanessa Roghi (ricercatrice)

Biblioteca dei Ragazzi, Villa Reghini, Sovigliana, Vinci

Dichiarazioni

MARZIO CRESCI, direttore del Museo Remiero di Limite sull’Arno
“Il festival nasce dalla donazione della famiglia Negro, una famiglia importante per Limite sull’Arno, che ha avuto sia Leo che Antonio come personaggi della vita pubblica del paese. All’inizio del 2024 acquisiamo il patrimonio delle pellicole da 8mm girate da Leo e iniziamo a digitalizzare alcuni materiali, inaugurando l’archivio nel maggio 2024.

Quello che abbiamo avuto in dono è un materiale eccezionale, perché si tratta di una documentazione di eventi che riguarda anche la storia di un’epoca di un territorio.

Sono documenti che raccontano l’attività della colonia elioterapica di Limite e che risalgono al 1954 e che hanno anche una sceneggiatura particolare.

Abbiamo scelto di trarne spunto in quattro appuntamenti nei Comuni coinvolti, poiché questa documentazione ha anche una valenza pedagogica che supera anche gli stereotipi di genere; ma negli incontri parleremo anche di educazione all’aperto, di patti di comunità, dell’importanza della documentazione familiare”.

EDOARDO ANTONINI, assessore alla cultura del Comune di Capraia e Limite
“La grande ricchezza del museo remiero è quella di non essere un museo statico, ma un museo pieno di attività e coinvolgimento. Questa iniziativa è nata anche grazie alla disponibilità della famiglia Negro a donare il proprio archivio: questo atto di una famiglia che costituisce la storia del nostro territorio arricchisce il valore di questo archivio audiovisivo che contribuisce alla promozione e alla diffusione della storia del nostro territorio, nonché al rafforzamento del senso di comunità del paese.

Quello che cerchiamo di costruire con questo festival è la costituzione di un ponte non solo fra il nostro paese e il Circondario, ma anche con la Regione e perché no, anche a livello nazionale, giusto per dare un senso molto ampio a questo tipo di attività.

A questo riguardo il Museo remiero è un ottimo veicolatore di questo tipo di attività culturali, che l’amministrazione comunale continua a sostenere”.

DANIELE VANNI, sindaco delegato dell’Unione per la cultura
“Non posso che essere soddisfatto dell’iniziativa portata avanti dal Museo Remiero, prima di tutto perché è un’iniziativa originale, e poi perché porta avanti la direzione che il Mudev, da anni, sta cercando di seguire, cioè che i nostri musei non siano solo luoghi di conservazione, ma anche luoghi vivi e attivi.

Trovo inoltre interessante che a ogni incontro ci sia un esperto o un’esperta che possa avvalorare quanto viene documentato nel materiale audiovisivo, e quel ponte di cui parlava l’assessore Antonini non è solo territoriale, ma a mio modo di vedere è anche un ponte fra il passato e la sua storia e il presente.

Un’iniziativa di un museo piccolo, come è il Museo remiero, che peraltro è supportata anche dalal regione toscana, capace di essere sensibile a questo tipo di iniziative culturali”.

MARIA GRAZIA PASQUALETTI, assessora alla scuola e all’infanzia del Comune di Empoli
“Vedere che nel 1954 i patti di comunità, di cui noi stiamo parlando in questo periodo, è rendersi conto della grande visione di ha prodotto documentari come questo, in cui si coinvolgevano i bambini in attività che li rendessero felici, quasi in anteposizione ai centri estivi che esistono adesso. Di sicuro, questa è una iniziativa apprezzabile”.

AGLAIA VIVIANI, assessora alla cultura del Comune di Montelupo Fiorentino

“Innanzi tutto porto i saluti dell’assessora Fontanelli, che con la delega alle pari opportunità ha seguito in prima persona il progetto. La cultura però copre trasversalmente molti progetti, e quello davanti a cui siamo di fronte e senz’altro valido, poiché va nella stessa direzione in cui tutti ci dirigiamo, ovvero in quel superamento degli stereotipi di genere che almeno quelli della mia età si portano dietro. Ringrazio il Museo Remiero per aver coinvolto il Comune di Montelupo Fiorentino”.

FRANCESCO MARZOCCHINI, assessore all’istruzione del Comune di Vinci
“Ringrazio anche io Marzio Cresci e il Muse remiero per questo tipo di iniziativa che ha coinvolto anche il Comune di Vinci.

In questi documentari che vengono proposti si parla non solo della colonia come strumento educativo, ma anche come momento di cura – coinvolgendo anche la mia delega alla sanità – che ha le proprie origini in Toscana.

Questo connubio fra moment formativo e curativo è pienamente evidenziato nei filmati che verranno proiettati durante questo festival”.